Lezioni e vita

I tumori epiteliali dell’ovaio possono decorrere senza sintomi; spesso però l’animale presenta ascite e distensione addominale. Ecco cosa spiega il professore laggiù. E’ un uomo di mezza età, alto e magro, brillante, con una buona carriera alle spalle e un ottimo stipendio a fine mese. Dice ancora che l’esame ecografico evidenzia masse ipo-anecoiche a margini irregolari, posizionate caudalmente al rene. Non si inceppa mai, una parlantina veloce e consapevole, sorretta da eserciti di pazienti visitati, casi risolti e convegni internazionali. Queste persone sembra non abbiano mai fallito.
Sembra non abbiano mai avuto incertezze.

Si passa ai tumori stromali: pare che il più frequente sia il tumore alle cellule della granulosa. L’aula è leggermente buia, fresca e a tratti sussurrante. Presentazioni powerpoint proiettate gigantesche da un proiettore. A veterinaria il pubblico è per la maggior parte femminile. La media è uno strano incrocio tra donna e ragazzina. I professori sono invece quasi tutti uomini. Per la maggior parte figli, parenti o galoppini di luminari o di altri “chiarissimi”.
Casovuole.

Nel 31% dei casi, se il tumore in questione si presenta monolaterale, l’ovaio sano è inattivo. Pare interessare ben poco a questa gente attorno a me. Molta noia, sbadigli. Sono poche quelle che prendono appunti ma quelle che lo fanno non si fermano mai: sembrano in trans. Le loro bic sparano mille parole al secondo. Rappresentano quel genere di studente che fa degli appunti la propria ragione di vita. La medicina per loro è fluido vitale: scorre nelle vene dalla nascita. Ecco, finalmente il quarto d’ora accademico, per loro è ora di controllare le pagine appena mitragliate, confrontarle, catalogarle e preparare le munizioni per l’ora successiva.
Click Clack. Si ricomincia.

Adesso si parla di sperma; in particolare dei parametri di riferimento per valutare l’eiaculato di cani e gatti. Più interessante forse, ma la gente in aula è diminuita: non verranno prese le firme di frequenza oggi. Molte ragazze rimaste comunque sono mentalmente assenti. Le più eleganti guardano lo smalto, si toccano i capelli, controllano l’Iphone o scavano in borse firmate a caccia di qualcosa con cui intrattenersi. Questa categoria ha le spalle coperte. Appartamento comodo in zona costosa, accessori ultimo grido, netbook in valigia accompagnato dagli immancabili fondotinta e rossetto, cagnolino carino-carino e nessuna preoccupazione per i duemila di tasse universitarie. La loro carriera avanza lenta ma inesorabile, mostrando un perizoma per un diciotto e incastrando lo studio fra serate alcoliche e internati a fianco dei docenti preferiti.
“Captatio benevolentiæ” diceva Shopenhauer.

Adesso sullo schermo ci sono immagini: fimosi e parafimosi. La prima: incapacità a retrarre il prepuzio per scoprire il glande. La seconda: incapacità a retrarre nel prepuzio il glande scoperto. Appunto. Tra questi banchi ci sono un sacco di vegetarian-alternativi. Quelli che scelgono di essere qui convinti di cambiare il mondo a colpi di soia e tofu. Raccolgono i passerotti caduti dal nido, li caricano sulla bicicletta rubata e li curano a casa, tra mille altre bestioline. Alcuni coltivano, ma più  spesso fumano, erbe aromatiche tra una lezione e l’altra, giocando con cagni di passaggio. Poetico finché non scopri che il padre, lo zio o il nonno hanno già un comodo studio privato dove sistemarli a vita e che tra le bestie domestiche ci sono un raro lupo cecoslovacco e un pappagallo in via d’estinzione.
Bah.

Dunque: la terapia in caso di parafimosi è conservativa: lavaggio e lubrificazione del glande prima del riposizionamento. Ben pensandoci nei banchi qua attorno di scapestrati poco motivati ce n’è. Molti, come me, hanno pochi esami sul libretto, però pochi sembrano porsi qualche problema.  Alcuni invece sono indiscutibilmente irrecuperabili. Dove mi collocherò io? Che studente sono? Mah. Forse sono nel posto sbagliato? O forse nel posto giusto ma con le motivazioni sbagliate? Altrove starei meglio? Quanti dubbi…qua si decide la vita…eppure sembrano tutti così rilassati! Se avessi sbagliato a scegliere questo banco? Se sbagliassi a non sceglierlo? Non avrei nessuna rete su cui cadere. Che fatica collocarsi nel mondo.
Beh, l’ora delle dodici è agli sgoccioli.

Ultimo concetto: in caso di grave parafimosi la terapia consiste nell’amputazione chirurgica del pene necrotico.
Sono uno studente con futuro incerto ma a qualcuno certo può andare peggio.

Ottobre-fest

La vita scivola come al solito.
Anzi.
Inciampa e rotola veloce e senza controllo, come al solito.Testa bassa su appunti al sapore di caffè nel legname di aule strette.
Incastrare pranzi costosi in mezzore frenetiche.
Il cuore sospira e s’incrina in macchinazioni cerebrali spesso inutili.
Ma il tempo stringe, si deve correre, neanche il tempo per lo spritz.
Raffiche di rime in macchina scandiscono la corsa per il lavoro.
Fare galleggiare bambini con in testa l’esame di anatomia topografica.
Ho soldi in tasca, li converto in benzina perchè adesso ho un quarto d’ora.
Traffico. Quarto d’ora diventa ritardo.
Verso casa guido d’automa pendando al weekend poco rilassante.
Arrivo al computer, perdo neuroni rilassandomi con il web.

Ah!
In tutto questo organizzo una festa!
Quindi bando alle ciance e facciamo pubblicità!
Mi rivolgo a Bologna e dintorni.
Ma anche a voi lontani daiii!
Venite a ballare alla festa giusta!
La notte di Halloween, Ognissanti o come cacchio vuoi,
al Candilejas Studios, Bologna, berremo e balleremo a volontà!
Ekonomik bar, dj set e pioggia di spumante!
Non mancare!


Più informazioni qui: Wild Staff My Space

Fatto!
Torno a rotolare.
Ciao ciaooo!

Festo da me

Bellissimo,
profumato,
curato,
elegante,
impeccabile,
e stiloso
il nostro eroe ha superato la prima merdosa settimana.Sì, domani sono a casa.
Perchè i parassiti li studieremo a partire dalla settimana prossima.
Quella “simil – signora Fletcher” che parla di vermi e zecche non ci sarà.
Peccato davvero.

Veniamo a noi.
La festa de l’Unità è finita.
M’è piaciuta a questo giro.
Forse perchè l’ho presa a piccole dosi zuccherine.
Bigliardino.
Porcherie alimentari di qualsiasi specie.
Pattinatori, musicisti, drag queens e auto scintillanti.
E tanti tanti stands di oggetti inacquistabili.
Perfetti per riempirsi gli occhi mentre si mangia merda!
Una sera, in territorio PD, ho pure fumato il narghilè.
Quel raffinato macchinario arabo per fumare tabacco aromatizzato.


Sembro un tossico cianotico, però è documentaristica.
Non si può fermare la conoscenza.

Adesso comunicamenti di servizio.
Ho cambiato tutto.
Canale di YouTube, Live Space e le foto su Flickr.
Con quattro click.
Infatti non è cambiato sostanzialmente un cacchio.
Però, pensavo, questo blog ormai è palesemente di facciata.
Si ride, si scherza e si gioca con la grafica.
Tutto finisce lì. (Qui.)
Ci sono io, ok, ma forse “io” sono anche qualcosaltro.
Quindi: qui rinnovo un po’ tutto e poi apro un altro blog.
Forse.
Sempre che il gestore di un blog di facciata (più o meno bello e fresco)
che ne apre contemporaneamente uno nuovo di scleri e deliri personali
sia ancora considerabile sano di mente.
Quando avrò stabilito questo, farò sapere.
Per adesso vi beccate ancora un po’ di storielle.
Ciao ciao.

Pronto per la lezione

Mille di quelle cagate che non ti va ma son, per forza, da fare.
Come mettere in ordine, sparecchiare o lavare la macchina.
Quindi ecco.
Preparazione alla mattanza.
Si può ben dire.
Inizia con uno sguardo all’orario delle lezioni.
Ci vuole un ora di navigazione su internet ma lo trovo.
Guardando il mio si evincono immediatamente tre cose.
Prima:
Iscriversi a questo corso di laurea è da squilibrati.
Dieci ore al giorno rinchiusi pagando quasi duemila soldi all’anno?
Eheh: squilibrato! Per forza.
Seconda:
E’ necessario schiacciare tutta la vita nei weekend.
Il nerd, che non ce l’ha, è a posto.
Io vivrò condensato.
Lavoro, sonno, aperitivi e serate: tutto sottovuoto.
Terza:
Sarà meglio trovarsi una donna in facoltà, o in biblioteca.
Tuttalpiù nelle stalle adiacenti alla facoltà.
Squilibrata, topa da biblioteca o stalliera.
Altrimenti dati i ritmi non si batte chiodo fino all’estate.Conscio di questi postulati,
oggi mi son segnato appunti mancanti, libri, esami
e pure le robine da comprare.


Quindi:
– Quadernone ad anelle,
che è uno (1) e non si perde.
– Fogli a quadretti piccoli,
se no su che cazzo scrivo.
– Segna Materie,
cartoncini colorati per separare le materie,
mai avuti ma sempre invidiati a qualcuno,
quest’anno li voglio.
– Agenda,
rigorosamente piccola e divisa in settimane,
– Profumo,
che è finito e non si va in facoltà senza,
anche se la stalliera probabilmente non se ne accorgerebbe,
– Post it,
possibilmente di un colore meno accecante.

L’immagine d’oggi mi fa sorridere (poco)


Per la pigrizia totale nel postarla.
In particolare nel collegare il cavo del cellulare al pc.
Tale da farmi venir voglia di comprare un pc col blu-tuz.
Sbattimento zero è la mentalità.

Perchè la giocoleria è l’unica forma di cazzeggio
che ha aiutato la mia carriera universitaria.
Sarò squilibrato ma quando ripeto veterinarietà ad alta voce,
far frullare qualcosa mi motiva e aumenta la concentrazione.

MA.
Se su quel letto ci fosse una donna sarebbe ancora meglio.
Che non verrebbe neanche male dai.

Locus amoenus

La facoltà di Agraria è un bel palazzone.
In una periferia di cemento piatto e sterpaglie.
Ma pur sempre un bel palazzone.
Fatto a ferro di cavallo.
C’è un giardino dal sapore finto nel mezzo.
Con qualche albero.
Ampie aperture laterali creano correnti d’aria maestose.
Un portico grigio scorre sul lato interno.
Su quello si aprono le varie porticine.
Aule, uffici, dipartimenti, bar, biblioteca.
C’è una calma strana in questo pomeriggio vuoto.
Entro nel ferro di cavallo e la percepisco.
Pochi personaggi lenti in uno scenario enorme.
Sarà per tutto quel maestoso per nulla, sono a disagio.
Me ne vado.

Prendila con fisiologia…

Fisiologia Due.
Un esame scritto di tre ore.
Aria condizionata assente.
Il tempo troppo poco per le infinite domande.
Sudore nervoso + sudore d’afa + sudore da fretta.
Condizioni di estremo stress.
Alta produzione di glicocorticoidi.
Aumentano la glicemia.
Aumentano la pressione.
Stimolano il sistema nervoso centrale.
Immunosoppressione.

Finisce il compito.
Il relax è quasi una necessità corporale.
Accompagnato da acqua ghiacciata, grazie.
Risultato a lunedì prossimo.
Lo appendo in bacheca quando mi và ragazzi.
Fatevi 30 km tutti i giorni per sapere se siete passati!

Poi sono andato a Casalecchio.
Dove lavoro.
A svolgere commissione urgente.
Che bel paesuolo.

Mi son fatto un giretto (e un gelatino).
Sul fiume.
Fortunati.
Prendono il sole e fanno il bagnetto.
Quando ne hanno voglia.
Camminano a piedi.
Sembra festa.
Forse vedo tutto rosa dopo quell’esame.
Però ci sono anche gli anatroccoli.

Non si vedono ma ci sono…
Giuro.
Non sono ancora diventato matto…
Spero.

Voltafaccia intriganti


Giorni di studio, problemi e fatiche.
Giorni di distinguo tra attori e comparse insignificanti.
Giorni di maltempo ben voluto.
Giorni di serate improvvisate.
Giorni di notti imprevedibili e divertenti.

Sabato son stato alla Notte Bianca Universitaria di Cesena.
Veramente bella.
Ricca e ben organizzata.
C’erano proprio tutti.
Concerti qua e là.
Birrette e piadine.
Si balla in mezzo alle piazzette.

Questi eventi rivalutano l’idea che si ha dei luoghi.
Magari il cesenate medio guida ai cento all’ora in una strada.
Sorride perchè sa dove scansare i tombini sporgenti.
Non c’è tanto da guardarsi attorno.
E’ la solita vecchia strada da percorrere.
Però un manipolo di universitari la sera la trasformano.
Luci, proiettore, casse, microfono e musica.
Per una sera la strada è la sua serata.
Diventa speciale.
Il giorno dopo il cesenate medio ci ripenserà.

Così capita a me.

Ieri poi “Festa di primavera della facoltà di medicina veterinaria”.
Le classi diventano bar.
I corridoi diventano discoteche.
I bravi-ragazzi-delle-prime-file si ubriacano.
Altri limonano negli angolini nascosti.
Professori toccano culi ad assistenti.
Birre ovunque sparseggiano.
Caldo da club.
E stamattina: la solita facoltà annebbiata delle nove di mattina.
Voltafaccia intrigante anche lei.

Tiepidamente no

Sì, tutto benino.
Sì, sì. Sì, mi sono iscritto a Fisiologia II.
L’hai già dato te?!
Allora sì, complimenti.

Sì, molto bella quella ragazza.
Sì, sì, te la presento.

Stasera c’è Tobi Neumann al Kindergarten?
Sì, ci vediam là.
Sì, sì, molto carico.

Sì, gran serata l’altra sera.
Sì, sì, mi son divertito.
Eccome.

Sì, scrivo ancora ogni tanto.
Sì, sì, lo so che ti piacerebbe.
Sì, sì, prima o poi.

Sì che ci sentiamo!
A presto.
Sì, sì…