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Rivela un’altra ragazza immagine, Francesca Lodo: "Ci si ritrova in discoteca, a volte… All’Hollywood, piuttosto… Non posso… non posso fare i nomi, non mi va di fare i nomi". Ma poi racconta, e si legge ancora nelle carte, che Belem Rodriguez, amica e collega, "una pista l’ha fatta con me". Dove? "Nei bagni dell’Hollywood". Bagni affollatissimi. Ci puoi incontrare che "pippa una riga", stando almeno a un’intercettazione, pure Francesca Versace. E, appena fuori dalla discoteca, ecco scattare gli agguati. E pure i calciatori Coco e Gilardino vengono paparazzati, prima uno e poi l’altro, insieme a ragazze che chissà come gli sono arrivate in braccio: e tutti devono pagare, per "non avere nocumento all’immagine".
Ma fosse solo l’Hollywood: nelle carte c’è chi racconta di come ha comprato "cocaina per conto della soubrette Aida Yespica, da un certo G.", in seguito identificato in un dipendente della discoteca Toqueville di Milano. Milano è così, ci si incontra, ci si scorda, si riesce a campare alla grande non sapendo che cosa si fa. Come il Pietro Tavallini, che sembra l’erede della "Milano da bere" e, stando ai magistrati, "è ben inserito nel mondo dello spettacolo, della moda e dello sport, dei protagonisti della cosiddetta "Milano by night", non per particolari attitudini o ruoli lavorativi, ma per conoscenza diretta di persone che ne fanno parte, soprattutto appartenenti a famiglie della cosiddetta "Milano bene"".
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Chemmerda…